L’Aglianica ciclo storica, manifestazione per bici d’epoca si รจ tenuta domenica 25 giugno a Taurasi (AV).
di Maurizio Ianniciello
E domattina, sveglia presto! .
La mattina prima della partenza, nella piazza cominciano ad arrivare i ciclisti, saremo poco piรน di centodieci
da tutto il centro-sud. I percorsi: il corto di 40 chilometri e il lungo di 66, partono da Taurasi si snodano
attraversano l’areale del Taurasi D.O.C.G, percorrendo la valle del Calore e mostrando ai ciclisti le bellezze
paesaggistiche e architettoniche dell’Irpinia.
Partiamo attraversando il centro storico di Taurasi e poi, pedalando per qualche chilometro tra i vigneti di Sant’Angelo all’Esca, le “Tenute Cavalier Pepe”, ci accolgono con il primo ristoro a base di caffรจ, muffin, brioche e qualche bollicina.
Ci dirigiamo
verso Fontanarosa e poi, dopo un percorso vallonato, raggiungiamo Paternopoli,
sede del secondo ristoro, che i ciclisti dovranno guadagnare superando una
breve ma impegnativa salita, con pendenze in doppia cifra,
In cima alla salita, nella nuovissima struttura dell’Azienda
Agricola NATIV, ci aspetta il secondo meritato ristoro, un banchetto ricco di ogni ben di
Dio.
Ed รจ proprio dopo quella scorpacciata che, per chi ha
scelto il percorso lungo, comincia il tratto piรน impegnativo, con una serie di
brevi salite e qualche bella discesa su strade recentemente attraversate dal
Giro D’Italia, per poi affrontare la salita piรน lunga e impegnativa. Una volta scollinati a
Castelvetere sul Calore comincia un lungo tratto, per lo piรน in discesa, che
conduce al terzo ed ultimo ristoro nel centro storico di Lapio, Qui nella
splendida location del Palazzo dei Filangieri, veniamo accolti con un
aperi-Fiano, a base dolcetti e uno spumante brut, fresco e profumato, ottenuto con uve Fiano.
La fatica si comincia a sentire, ma Taurasi รจ vicina, dove
ci aspetta un pasta party a
base di prodotti locali: lasagne,
fusilli con poleggio (mentha pulegium), parmigiana, frittatine, verdure, tarallini
al vino, crostate e tanto Aglianico.
C’รจ anche musica dal vivo, con Michele Roscica, un “one man band” che riesce a suonare circa dieci
strumenti contemporaneamente e che oltre alla musica, con i suoi racconti ed i
tanti aneddoti ha dato vita ad uno spettacolo speciale, rappresentativo di una
cultura e di una tradizione che con l’andar del tempo va scomparendo.
Il carattere ecosostenibile della manifestazione,
sottolineato dall’utilizzo di farine prodotte in modo naturale, senza l’utilizzo
di diserbanti e concimi che, unito all’impiego di stoviglie compostabili e
corretta gestione dei rifiuti, hanno svolto un ruolo fondamentale per la
perfetta riuscita di una manifestazione “green”.
La prima edizione de L’Aglianica ciclostorica รจ
giร negli archivi, ma ognuno dei partecipanti, si porterร con se il ricordo di un
territorio verdissimo, delle eccellenze enogastronomiche e della calda
accoglienza della gente del sud.
E se abbiamo
esagerato con l’aglianico, poco importa, tanto domani passa!